Effetto dell’età del donatore e del tempo di conservazione a bassa temperatura sull’esito nei riceventi trapianto di rene donato dopo decesso circolatorio
L’utilizzo di reni donati dopo decesso circolatorio controllato ha aumentato il numero di trapianti effettuati nel Regno Unito, ma ci sono ancora resistenze all’uso di reni da donatori anziani con morte circolatoria e dubbi sul fatto che reni da donatori con morte circolatoria siano particolarmente suscettibili a danni da ischemia fredda.
È stato condotto uno studio per confrontare l’effetto dell’età del donatore e il tempo di ischemia fredda sull’esito del trapianto in reni donati dopo decesso circolatorio versus decesso cerebrale.
Il registro dei trapianti del Regno Unito è stato utilizzato per selezionare una coorte di riceventi al primo trapianto ( età uguale o superiore a 18 anni ) di reni da donatore deceduto per trapianti effettuati nel periodo 2005-2010.
In totale, 6490 trapianti di rene da donatore deceduto sono stati effettuati in 23 Centri.
La sopravvivenza del trapianto a 3 anni non ha mostrato differenze tra i gruppi decesso circolatorio ( n=1.768 ) e morte cerebrale ( n=4.127 ) ( hazard ratio, HR=1.14, p=0.16 ).
Un’età del donatore superiore a 60 anni ( rispetto a una inferiore a 40 anni ) è risultata associata a un aumento del rischio di perdita dell’organo trapiantato per tutti i reni da donatore deceduto ( HR=2.35, p inferiore a 0.0001 ), ma non è stato osservato un aumento del rischio di perdita del trapianto per donatori con decesso circolatorio di età superiore a 60 anni rispetto a donatori con morte cerebrale nello stesso gruppo di età ( p=0.30 ).
Un tempo prolungato di ischemia fredda ( superiore a 24 ore vs inferiore a 12 ore ) non è risultato associato a una minore sopravvivenza del trapianto per tutti i reni da donatore deceduto, ma è risultato associato a una minore sopravvivenza del trapianto per reni da donatori con decesso circolatorio che in quelli da donatore con morte cerebrale ( 2.36, p per interazione=0.004 ).
In conclusione, i reni da donatori di età più avanzata con decesso circolatorio mostrano una sopravvivenza del trapianto equivalente a quella osservata con organi da donatore con morte cerebrale nello stesso gruppo di età e sono accettabili per il trapianto.
Tuttavia, i reni da donatore con decesso circolatorio tollerano la conservazione a bassa temperatura meno bene rispetto a quelli da donatore con morte cerebrale e questo risultato dovrebbe essere preso in considerazione quando si sviluppano criteri di assegnazione degli organi. ( Xagena2013 )
Summers DM et al, Lancet 2013; 381: 727-734
Nefro2013 Chiru2013